Progetto a cura di Francesco Lora.
Non solo teatro d’opera, non solo castrati e non solo primedonne. Protagonista di questo viaggio musicale è il basso don Lorenzo Gaggiotti (1639-1697), uno tra i più ammirati cantanti del secolo XVII. Oltre che un’erudizione da compositore, vantò voce estesissima e agilissima; su di essa i più celebri autori dell’epoca tagliarono musiche di memorabile virtuosismo, difficilmente accessibili agli altri illustri bassi sulla piazza. La carriera di Gaggiotti si distinse inoltre per la preferenza data non al teatro d’opera, bensì ai molti altri generi musicali in auge: composizioni sacre (messe, salmi e mottetti), cantate da camera, oratorii, introduzioni a balletti e tornei equestri. In tali occasioni, il cantante fu ospite di contesti sfarzosi: tra gli altri, la corte viennese dell’imperatore Leopoldo I d’Asburgo, la corte modenese del duca Francesco II d’Este e la rinomata cappella musicale di S. Petronio in Bologna. Ebbe una vita avventurosa: abbandonò l’abito religioso dei padri filippini per inseguire il successo artistico e paghe elevatissime, ma nei suoi ultimi anni tornò alla vita consacrata e morì in devozione esemplare. La figura di Gaggiotti è qui approfondita attraverso musiche che, in modo documentato o assai probabile, furono composte appositamente per lui. Insieme con le sue eccezionali qualità canore si riscoprono così generi musicali di raro ascolto e brani inediti, nonché compositori un tempo idolatrati per sapienza tecnica e forza espressiva, ma oggi più citati che realmente conosciuti: Cazzati, Colonna, Cossoni, Draghi, Ferrari, Franceschini, Gabrielli, Perti e Stradella.